Il 3 Ottobre 2024 Cassiopea è stata presentata durante la 37esima America’s Cup, al Porto Olimpic di Barcelona, sede di una edizione speciale dell’Ocean&Climate Village che è parte della partnership tra Unesco e LUNA ROSSA Prada Pirelli, nata per sottolineare l’importanza della sostenibilità negli sport marittimi e il contributo che il mondo della vela può apportare alla ricerca scientifica oceanica attraverso la raccolta di dati preziosi.
Cassiopea è una barca a vela storica interamente di legno che ho restaurato e che trasformerò in un’imbarcazione oceanografica ecosostenibile, di divulgazione e ricerca, grazie ad un progetto del MuMa Museo del Mare Milazzo con il supporto di PRADA Group nell’ambito del progetto SEA BEYOND, il programma educativo del Gruppo PRADA condotto in partnership con UNESCO-IOC.
Cassiopea solcherà il Mar Mediterraneo divulgando le bellezze del nostro mare, per valorizzarle e infine proteggerle.
Sono stati già tantissimi gli studenti a salire a bordo! su Cassiopea gli studenti si trasformano in “scienziati per un giorno” provando l’attrezzatura di ricerca di bordo: indossano l’idrofono che viene utilizzato per sentire “la voce” dei cetacei e l’inquinamento acustico, guardare al microscopio e allo stereoscopio l’acqua di Mare con il plancton e le microplastiche, imparare ad usare il binocolo con cui si avvistano Balene e Capodogli, provare il VR del progetto “Let’s digitize MuMa” e altre attività di biologia marina.
La barca è un EC26, è stata costruita nel 1972 ed è un “unicum” in quanto non è una barca di serie ma un “prototipo” in legno lamellare progettato dal famoso progettista Epaminonda Ceccarelli: è il modello sulla base del quale vennero poi prodotte centinaia di barche identiche ma in vetroresina.
l’EC 26 è una barca a vela “storica”, una VI classe IOR che ha vinto delle regate d’altura importanti, come la “Semaine internationale de La Rochelle” in Francia nel 1973. A ricostruire la storia ci ha aiutati il figlio del progettista, l’Ingegner Giovanni Ceccarelli. Anche lui, come il padre, è un famoso progettista (Mascalzone Latino e +39 Challenge).
La barca è arrivata al MuMa perché dopo incredibili vicissitudini, l’ultimo proprietario, Salvatore Molino ha deciso di donarla al MuMa Museo del Mare Milazzo.
Il progetto di recupero della barca si realizzerà “a tappe”: in pratica la barca è stata restaurata, riportandola a com’era nel 1972 ed ora piano piano verrà trasformata in una barca sostenibile, in un “processo di trasformazione ecologico”. Questa è la metafora del cambiamento che vogliamo attuare nel pianeta! Siamo aperti a collaborazioni con enti, istituti di ricerca, associazioni e aziende che vogliono collaborare al progetto