La Storia
EC 26 è una barca a vela “storica”, una VI classe IOR
La barca nasce negli anni ‘70 ed è un “unicum” in quanto non è una barca di serie ma un “prototipo” in legno lamellare progettato dal famoso progettista Epaminonda Ceccarelli: è il modello sulla base del quale vennero poi prodotte centinaia di barche identiche ma in vetroresina.
Maggio 2024
Dopo incredibili vicissitudini, nel Maggio 2024 il proprietario, Salvatore Molino decide di donarla al MuMa Museo del Mare Milazzo che la accoglie e si adopera per restaurarla e darle un nuovo scopo di vita: usarla come mezzo ecosostenibile per divulgare le bellezze del nostro mare, valorizzarlo e infine proteggerlo.
Il restauro non è però semplice perché alcune parti della barca risultano estremamente compromesse, specialmente “il primo” e il fasciame del fondo della barca.
Al fine di restaurarla seguendo i più scrupolosi dettami che il tipo di barca richiede, viene contattato il figlio del progettista, l’Ingegner Giovanni Ceccarelli. Anche lui, come il padre, è un famoso progettista, è stato addirittura il Principal Designer per ben due sfide di America’s Cup: nel 2003 ad Auckland con “Mascalzone Latino” di Vincenzo Onorato e nel 2007 con “+39 Challenge” a Valencia. Il contatto con l’Ingegner Ceccarelli inaspettatamente diventa un momento emozionante perché l’Ingegnere riconosce l’imbarcazione, straordinaria per la sua unicità e di cui ne aveva perso le tracce.
Inoltre l’EC26 oltre ad essere stata la sua “barca di famiglia” ha vinto delle regate d’altura importanti, come la “Semaine internationale de La Rochelle” in Francia nel 1973.
Il Restauro
L’estate 2024 ha visto impegnato un minuzioso intervento di restauro dell’imbarcazione ad opera di artigiani e restauratori come il Mastro d’ascia Carmelo Biondo del Cantiere Bazia di Portorosa, in cui Cassiopea è stata completamente restaurata.
La vernice bianca che ricopriva lo scafo è stata rimossa ed è stato portato alla luce il legno sottostante che ora risalta in tutto il suo fascino.
Lunarossa e l’America’s Cup
La presentazione della barca è avvenuta Lunedì 30 Settembre 2024, durante la 37esima America’s Cup, al Porto Olimpic di Barcelona, sede di una edizione speciale dell’Ocean&Climate Village che è parte della partnership tra Unesco e Luna Rossa Prada Pirelli, nata per sottolineare l’importanza della sostenibilità negli sport marittimi e il contributo che il mondo della vela può apportare alla ricerca scientifica oceanica attraverso la raccolta di dati preziosi.
Avanti tutta, si parte! Ma abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Il progetto di recupero della barca si realizzerà “a tappe”: in pratica la barca è stata restaurata, riportandola a com’era nel 1972 ed ora piano piano verrà trasformata in una barca sostenibile, in un “processo di trasformazione ecologico”.
Questa è la metafora del cambiamento che vogliamo attuare nel pianeta! Siamo aperti a collaborazioni con enti, istituti di ricerca, associazioni e aziende che vogliono collaborare al progetto.
EC26 “Cassiopea”
Dati tecnici:
Tipo: Monoscafo
Lunghezza: 7,80 m
Larghezza: 2,67 m
Pescaggio: 1,37m
Peso: 1,4-1,7 t
Velatura: 31,50 mq
Anno costruzione: 1972
Progettista: Epaminonda Ceccarelli. Cantiere: Fioravanti, Italia
Nato da un progetto di Epaminonda Ceccarelli, l’EC 26 è un VI classe Ior di 7,80 metri studiato per ottenere il massimo comfort nella navigazione da crociera, e al tempo stesso lo scatto, l’agilità e le prestazioni proprie di un’imbarcazione da regata.
Costruito dal cantiere Fioravanti di Cervia all’inizio degli Anni ’70, è realizzato in fasciame lamellare incrociato, con pozzetto e coperta in compensato marino. Gli interni, semplici e razionali, prevedono quattro posti letto (due a poppa e due a prua) trasformabili in comodi divani, un tavolo centrale, cucina basculante, tavolo da carteggio, e cala vele. Lo stesso modello venne poi prodotto in vetroresina dal cantiere Baruffaldi di Chioggia (Venezia).
In questo video il Progettista Giovanni Ceccarelli in occasione di una mostra allestita a Ravenna nel maggio 2023 in memoria del padre parla anche del famoso EC26:
Legno, elemento vivo
L’EC26 Cassiopea è fatta interamente di legno, un elemento “vivo”, naturale, che si contrappone alle moderne barche in materiale plastico, sintetico. Non un legno qualsiasi ma il Cedro, un legno nobile che veniva utilizzato dai fenici e dagli antichi egizi per costruire le imbarcazioni.
Nell’antichità, gli stessi Fenici (come i greci) a prua disegnavano degli “occhi”, un simbolo apotropaico per allontanare le forze avverse. Gli occhi servivano alla barca per riconoscere “la giusta rotta”, per guardare avanti e scongiurare i tanti pericoli del mare.
Anche Cassiopea ha questi occhi che fanno prendere vita ad un viso forgiato dalle naturali macchie che il tempo ha donato al legno e che sembrano disegnare il naso e le sopracciglia.
Queste caratteristiche la rendono una barca unica e con una grande personalità.